I TESORI DI MEDIATECA.GO: IL FONDO GIANFRANCO GRION

Conferenza stampa
Mediateca.GO “Ugo Casiraghi”
giovedì 20 novembre ore 17.30
via Giorgio Bombi, 7 - Gorizia
(Palazzo del Cinema)

I TESORI DI MEDIATECA.GO “UGO CASIRAGHI”
TERZA PUNTATA

Gianfranco Grion - Documentare per non dimenticare

La vita di Giovanni Francesco Grion (1933-2017), conosciuto da tutti come Gianfranco, è stata laboriosa, intensa e fortemente intrecciata a quella della comunità di Capriva del Friuli, dove è nato, cresciuto, vissuto e che ha amato per tutta la vita.

Perito metalmeccanico alla Fincantieri di Monfalcone, ha sempre avuto una personale attitudine alla progettazione e realizzazione di qualsiasi cosa utilizzando ogni tipo di materiale. Gianfranco era un uomo pratico dalla manualità geniale, qualità condivisa con il figlio Stefano, ma anche un uomo creativo dall’estro artistico, talento trasmesso alla figlia Lorella. Scriveva poesie e filastrocche in lingua friulana. Traduceva fiabe per bambini come il Gjat cui stivaj pubblicato nel 2017. Amava le musiche, le canzoni e le danze friulane. Contribuì a fondare il coro caprivese Cjantôrs tal nom di Maria e per molti anni fu prima Direttore Artistico e poi Presidente (1988-2010) del Gruppo Folkloristico Caprivese, sodalizio fondato dal padre Michele nel 1929 e che da questi prese il nome nel 1999.

Sull’onda degli insegnamenti del padre stesso, che ha sempre operato per “ricordare ed onorare in maniera [...] degna tutti coloro che di Capriva e del suo patrimonio etico-culturale sono stati gli artefici”, Gianfranco trovò il suo modo per fare altrettanto. Così, sin dagli anni Cinquanta, munito di macchina da presa, iniziò a documentare le trasferte e gli spettacoli del Gruppo Folkloristico Caprivese. Ovunque il Gruppo andasse per esibirsi con le sue musiche, canzoni, danze friulane e non solo, dall’Algeria alla Svizzera, dalla Francia agli Stati Uniti, dall’Olanda alla Grecia, dal Portogallo alla Romania, Gianfranco filmava sempre. Filmava, perché per lui documentare luoghi, spettacoli o semplici momenti goliardici significava non dimenticare mai, niente e nessuno. Significava lasciare traccia di un percorso condiviso con un gruppo che egli considerava famiglia allargata. Ma significava specialmente restituire una testimonianza di cultura friulana per chi sarebbe venuto dopo di lui.

Il patrimonio audiovisivo, che Gianfranco Grion lascia, racchiude decine di pellicole e nastri magnetici girati, anche assieme alla moglie Annamaria Marini (1935-2022), tra il 1954 ed il 2009. Il lascito non è solo un prezioso archivio di immagini del Gruppo Folkloristico Caprivese, ma anche una variegata raccolta di frammenti di storia del folklore locale, di Capriva del Friuli e della sua stessa famiglia. Preservare e valorizzare questo Fondo oggi significa continuare l’opera e la missione di Gianfranco, come pure di suo padre. Significa mostrare la grandezza della Microstoria di un uomo, di una comunità e del Gruppo Folkloristico, che egli ha quasi visto nascere, ha contribuito a far crescere e di cui è sempre stato orgoglioso, per far sì che essa diventi tassello indispensabile del panorama della Storia.

La consistenza del fondo:
- 72 filmati (8mm, Super8, VHS, VHS-C, U-matic e DVD) per ca. 4500 minuti
- 4 registrazioni (CD) per ca. 200 minuti

Durante la conferenza stampa saranno presenti i figli di Gianfranco Grion, Lorella e Stefano. All’incontro si parlerà del Gruppo Folkloristico Caprivese “Michele Grion” di Capriva del Friuli, di folklore locale, musiche e danze friulane e sarà proiettata una breve selezione di clip tratte dal Fondo stesso.


DIDATTICA A.S. 2025/2026

Il cinema e l’audiovisivo sono discipline specifiche in grado di contrastare l’analfabetismo iconico e di contribuire alla costruzione di una cultura audiovisiva comune che pongano al centro gli studenti e le loro attuali esigenze culturali e formative.

Mediateca.GO “Ugo Casiraghi” offre la possibilità agli studenti di tutte le età di entrare in contatto con la cultura cinematografica attraverso attività didattiche e proiezioni cinematografiche su tematiche di vario genere. Il nostro obiettivo è stimolare i giovani attraverso una partecipazione attiva e una valutazione attenta dei contenuti proposti, per sostenere la loro ricerca estetica e dar voce alle loro esperienze, emozioni e riflessioni.

Per visionare l'offerta formativa della mediateca per l'anno scolastico 2025/2026 vai nella sezione Didattica.

Per maggiori informazioni: didattica@mediateca.go.it oppure 370/1628215


CHIUSURA ESTIVA

PAUSA ESTIVA
Avvisiamo tutti gli utenti che la mediateca chiuderà per la pausa estiva dal 4 al 24 agosto. Ritorneremo con orario pomeridiano a partire da lunedì 25 agosto.


RESIDENZA ARTISTICA: TRACCE NEL TEMPO

TRACCE DEL TEMPO: IL PAESAGGIO IN FRIULI VENEZIA GIULIA NELLE MEMORIE FILMICHE DEI SUOI PROTAGONISTI

Il progetto “Tracce del tempo: il paesaggio in Friuli Venezia Giulia nelle memorie filmiche dei suoi protagonisti, organizzato da Memorie Animate di una Regione, vuole indagare i film in pellicola (substandard) presenti nella nostra Regione, nella loro qualità di “materiali” della memoria, individuale e collettiva, in relazione alla loro capacità di rendere visibili gli effetti, la misura, la velocità e l’intensità delle trasformazioni ambientali intercorse nel tempo.

Il progetto vuole avviare lo studio, l’analisi e la classificazione dei modi di presenza del “paesaggio” nei film familiari e amatoriali girati in Friuli Venezia Giulia. L'obiettivo è fornire una banca dati e materiali funzionali ad arricchire l'esperienza storico-culturale e paesaggistica del territorio. La ricerca assume quindi il concetto di “paesaggio” con il fine di osservare attraverso di esso la molteplicità di forme e di modalità con cui gli individui e le società si rapportano ai territori per viverli, abitarli e modificarli nella coesistenza di economie agricole, artigianali, energetiche, industriali e postindustriali, ma anche in rapporto alle politiche di tutela degli ecosistemi a elevata naturalità (configurazioni forestali, ambienti fluviali e lagunari).

Verrà quindi attuato un progetto di riuso creativo dei film raccolti che coinvolgerà giovani under 35 della regione Friuli Venezia Giulia. Verranno infatti attivate delle residenze artistiche in cui verranno esplorate le potenzialità documentarie, espressive e narrative dei filmini. L'obiettivo del progetto è stimolare l’analisi e la contestualizzazione storico/culturale/ambientale dei luoghi e delle genti presenti nei filmati in confronto con l’oggi, al fine di produrre una rielaborazione creativa grazie alle molteplici possibilità visive e narrative del film di famiglia, decontestualizzato e ricollocato in un nuovo orizzonte di senso.

Gli elaborati audiovisivi realizzati dai ragazzi in occasione delle residenze artistiche verranno proiettati in occasione di un evento pubblico di restituzione dei risultati del lavoro e diffusi via web attraverso il portale ed il canale Facebook del progetto.

Per maggiori dettagli leggi anche: articolo su MFVG ; articolo su MAR.

L'iscrizione alla residenza artistica è obbligatoria fino ad esaurimento posti. Per informazioni ed iscrizioni scrivere a: didattica@mediateca.go.it


VISIONI ESTIVE - OFFERTA DIDATTICA DELLA MEDIATECA

VISIONI ESTIVE
L'OFFERTA DIDATTICA DELLA MEDIATECA
☀️ SUMMER EDITION ☀️

 

La Mediateca offre la possibilità ai ragazzi di tutte le età di entrare in contatto con la cultura cinematografica attraverso attività didattiche e proiezioni cinematografiche durante i mesi caldi dell'anno. Il nostro obiettivo è stimolare i giovani attraverso una partecipazione attiva e una valutazione attenta dei contenuti proposti, per sostenere la loro ricerca estetica e dar voce alle loro esperienze, emozioni e riflessioni.

Le proposte per l'estate 2025 comprendono:

  • NOTE FUORI REGISTRO: un laboratorio per musicare e sonorizzare dal vivo i film muti
  • CAMERA STENOPEICA: un laboratorio di fotografia, senza però l'utilizzo della macchina fotografica
  • RACCONTI FANTASTICI: un laboratorio per trasformare i propri sogni in cinema, grazie all'utilizzo del green screen
  • SCHERMI D'ESTATE: quattro proiezioni cinematografiche (tra cui scegliere) al Kinemax di Gorizia

Per maggiori informazioni scrivi a didattica@mediateca.go.it.

>> VAI ALLA NOSTRA OFFERTA DIDATTICA COMPLETA <<<


I TESORI DI MEDIATECA.GO: IL FONDO ERALDO SGUBIN

Conferenza stampa
Mediateca.GO “Ugo Casiraghi”
giovedì 20 marzo ore 11
via Giorgio Bombi, 7 - Gorizia
(Palazzo del Cinema)

I TESORI DI MEDIATECA.GO “UGO CASIRAGHI”
SECONDA PUNTATA

Eraldo Sgubin - L’intellettuale con la macchina da presa

Avvicinarsi all’opera di Eraldo Sgubin (1925-2018) vuol dire farsi condurre nel variegato mondo di un intellettuale curioso di tutto: letteratura, musica, fotografia, cinema, tradizioni popolari, storia locale e tanto altro ancora. Tuttavia egli fu soprattutto un insigne pedagogo, capace di far interagire le classi della scuola media con la cultura e la vita del territorio.
Eppure la vita di Eraldo Sgubin fu tutt’altro che facile e ricca di agi. I suoi genitori erano modesti agricoltori che fecero mille sacrifici per far studiare al ginnasio e poi al Liceo classico quel figlio così capace e desideroso di imparare che aveva impressionato i suoi insegnanti, i quali avevano chiesto che gli venisse data l’opportunità di studi universitari.
Finì il liceo classico con una media superiore a 8/10 nell’estate del 1944. Per continuare gli studi, però, dovette aspettare la tumultuosa fine della guerra. Scelse la Facoltà di Lettere moderne a Trieste e si laureò col massimo dei voti nel marzo del 1950 con una tesi su Aleksandr Puškin. All’Università aveva anche sviluppato la sua passione per le Arti visive e per la musica. Aveva imparato a suonare il violino, che poi aveva sostituito con la fisarmonica. Per la laurea sua madre gli aveva regalato la sua prima macchina fotografica e le foto dei primi anni ritraggono il paesaggio di Cormons, amici e familiari.
Fortemente convinto che la cultura locale avesse nell’istruzione e nell’educazione dei giovani un’importanza non minore di quella generale, cercava di appassionare ad essa i suoi allievi, servendosi anche di mezzi audiovisivi, di cui in tutta la sua vita fu deciso sostenitore.
Verso la fine degli anni Cinquanta iniziò la sua attività di cineamatore, mantenendosi continuamente aggiornato sui vari ritrovati tecnologici, passando così dall’8mm al Super8, dal VHS al MiniDV e poi al DVD, montando e sonorizzando lui stesso i filmati. Nella sua attività è facile riconoscere una prevalente finalità didattico-educativa, che ha lo scopo di far conoscere ai ragazzi delle scuole e alla popolazione in generale la storia e la cultura del territorio. Infatti l’area del collio cormonese – con una predilezione per il natìo Monte Quarin – e di quello sloveno furono fra i soggetti costanti delle sue riprese foto-cinematografiche; al centro di tutto l’amata Cormons, ripresa nelle varie stagioni, con le sue molteplici manifestazioni pubbliche, gli artisti cormonesi (Zardini, Castellan, Depetris, Canciani, Camaur), scrittori (Zorutti, Zorzut, Macor) e le interviste a personaggi storici di Cormons, tra cui Vanni Padoan, noto antifascista e partigiano e Bruno Pizzul.
Vicepresidente per il Goriziano della Società Filologica Friulana, Eraldo Sgubin fu insignito nel 1985 del prestigioso Premio Epifania (“per la sensibilità ed ingegno professionale, dedizione all'insegnamento, per lo studio critico e la catalogazione della letteratura del Friuli Orientale, per l'opera di tutela e valorizzazione della friulanità nel Goriziano”) e del Premio Merit Furlan, consegnatogli nell’estate del 1997 al Castello di Rive d’Arcano.

La consistenza del fondo:
- 542 film (8mm, Super8, VHS, MiniDv, Beta)
- 900 fotografie (diapositive e stampe)
- vari materiali tecnici (cineprese, moviole, proiettori, ecc.)
- pubblicazioni

Durante la conferenza stampa saranno presenti le figlie di Eraldo Sgubin, Rosalia e Raffaella. Inoltre verranno mostrati alcuni brevi film e delle fotografie del fondo Eraldo Sgubin e parleremo di Cormons, del Collio, di Danzerini, di castelli, di Bruno Pizzul, della famiglia Michelstaedter e di tanto altro ancora...


MOSTRA FOTOGRAFICA "CAMERA STENOPEICA"

INAUGURAZIONE MOSTRA FOTOGRAFICA

Ti invitiamo martedì 11 marzo, ore 16.00, all'inaugurazione della mostra fotografica dei lavori creati dai ragazzi dell'Istituto comprensivo "Giovanni Pascoli" di Cormons all'interno di "Camera stenopeica - Laboratorio di fotografia senza l'uso della macchina fotografica".

"Conosciuta sin dall’antichità, la camera obscura (o stenopeica) è una stanza immersa nel buio con un solo piccolo foro (il foro stenopeico) da cui filtra la luce che proietta sulla parete opposta l’immagine di ciò che si trova all’esterno."

Gli alunni delle classi 1A, 1B e 1C della scuola secondaria di primo grado di Cormons si sono cimentati per la prima volta con tecniche fotografiche diverse dal quotidiano, per costruire e utilizzare gli strumenti proposti con creatività.

La mostra sarà visibile in orario d'apertura (da lunedì al venerdì, dalle 10 alle 19), negli spazi della mediateca, fino al 30 aprile 2025.

Il laboratorio "Camera stenopeica" fa parte del progetto "Cinema senza confini", i niziativa realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MiC e MIM.


WORKSHOP "CINEMA DI GENERE NEL RACCONTO DEL REALE"

WORKSHOP "CINEMA DI GENERE NEL RACCONTO DEL REALE"

Il laboratorio sul cinema di genere si pone l'obiettivo di studiare, analizzare e padroneggiare gli elementi specifici di questo linguaggio cinematografico. Il workshop prevede la realizzazione di un breve cortometraggio che sappia sfruttare a pieno i meccanismi narrativi del cinema di genere in un racconto del reale.

I partecipanti apprenderanno i lineamenti della regia e del racconto cinematografico, acquisendo gli strumenti necessari per poter scrivere, riprendere e montare un breve cortometraggio. L'approccio alla materia prevede una brevissima introduzione teorica per poi concentrarsi sul lavoro pratico.

Nell'arco delle lezioni i partecipanti saranno coinvolti nello studio e analisi della regia cinematografica. Particolare attenzione sarà quindi posta sulla composizione del piano regia e sulle scelta delle inquadrature che andranno a comporre il cortometraggio. In collaborazione con uno sceneggiatore, la parte dedicata alla sceneggiatura sarà volta ad un approfondimento sugli strumenti della scrittura e sull'utilizzo dei topos di genere. Con il supporto di un direttore della fotografia si proseguirà con una lezione congiunta che mirerà ad enucleare gli aspetti fondamentali della creazione dell'immagine cinematografica.

Prima di dare spazio ai partecipanti nella creazione dei loro elaborati, di fondamentale importanza sarà la lezione sull’organizzazione produttiva del cortometraggio, soffermandosi sugli elementi cardine come la ricerca delle location e la preparazione pratica alle riprese.

Infine, le lezioni propedeutiche al montaggio permetteranno ai partecipanti di apprendere le peculiarità di quella che viene definita la terza riscrittura. Sarà quindi possibile finalizzare il materiale girato apprezzando quello che l'intenso percorso didattico ha messo a fuoco: il cinema di genere.


I TUTOR DEL WORKSHOP

TUTOR DI REGIA:

Hleb Papou nato in Bielorussia, vive in Italia dal 2003. Si diploma in Regia al Centro Sperimentale di cinematografia nel 2017 con il cortometraggio di diploma Il legionario, presentato alla Settimana Internazionale della Critica al Festival di Venezia 2017 ed entrato nel programma Future Frames (10 nuovi registi da seguire) del Karlovy Vary Film Festival 2018. Nel 2021 viene presentato il suo lungometraggio d’esordio Il legionario (tratto dall’omonimo corto) al Locarno Film Festival, nella sezione Cineasti del Presente, dove Hleb si aggiudica il premio come Miglior regista emergente. Prodotto dalla Clemart srl, il film esce nelle sale italiane a febbraio 2022 ed entra nella cinquina dei Nastri d’argento come Miglior regista esordiente.

TUTOR DI FOTOGRAFIA:

Luca Nervegna si diploma nel 2004 all’Università Hypermedia di Faenza, scuola di comunicazione triennale fondata e allora diretta dal regista GianVittorio Baldi. Inizia a lavorare come aiuto operatore nel 2004, ruolo che lo tiene vicino alla macchina da presa. Collabora a Gomorra - La serie (2013) e Suburra (2014) per la regia di Stefano Sollima in qualità di DIT (digital image technician). Nel 2017 è direttore della fotografia della serie RAI Questo nostro amore 80. Nel 2018 riceve la nomination in Outstanding Achievement in Cinematography al Cinema Eye Honors Award di New York per il film The Challenge di Yuri Ancarani. Nel 2019 ha seguito la fotografia della seconda unità di Curon, serie Netflix prodotta da Indiana Production in Alto Adige.

TUTOR DI SCENEGGIATURA:

Emanuele Mochi frequenta il corso di sceneggiatura al Centro Sperimentale di cinematografia, e poi il Master Rai Fiction e Anica Academy. Scrive i cortometraggi L’interprete (Premio Mutti Cineteca di Bologna) e Il Legionario (Settimana della Critica Festival di Venezia 2017) e il lungometraggio Il legionario (2021), premiato al Locarno Film Festival e attualmente su Netflix. Collabora alla sceneggiatura della sitcom Zio Gianni (RaiDue) e scrive vari soggetti di film e serie vendute a produzioni come The Apartment, Indigo, Groenlandia, Picomedia, Clemart, Tramp ltd. Nel 2021 vince il Premio Solinas Experimenta Serie con Regina d’Italia, nel 2022 è finalista al Premio Solinas Bottega della Sceneggiatura e vince il Milano Pitch con Has Been. Nel 2023 entra nella writers room di SuburrAeterna.


INFORMAZIONI UTILI

  • Il workshop sarà costituito da 10 lezioni (60h totali) e si svolgeranno a partire da martedì 25 febbraio fino a lunedì 10 marzo 2025
  • I partecipanti dovranno avere un'età compresa fra i 18 e i 35 anni
  • Disponibilità d'adesione di massimo 15 iscritti
  • Sarà obbligatorio partecipare all'80% delle lezioni previste
  • A fine workshop verrà rilasciato un attestato di partecipazione
  • Le iscrizioni saranno aperte fino al 15 febbraio 2025
  • Il laboratorio è gratuito per tutti

Per maggiori informazioni puoi scrivere a didattica@mediateca.go.it.

ISCRIVITI AL WORKSHOP

CHIUSURA NATALIZIA

Avvisiamo tutti gli utenti che Mediateca.GO “Ugo Casiraghi” chiuderà per le festività natalizie dal 23 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 compresi. Ritorneremo al solito orario da martedì 7 gennaio 2025.

Vi ricordiamo che potete restituire i film presi in prestito la prima settimana di riapertura, ovvero entro venerdì 10 gennaio 2025.

VI AUGURIAMO BUONE FESTE! 🎄


I TESORI DI MEDIATECA.GO: IL FONDO AULO RUBINO

Conferenza stampa
Mediateca.GO “Ugo Casiraghi”
Mercoledì 4 dicembre ore 11
via Giorgio Bombi 7
(Palazzo del Cinema)

I TESORI DI MEDIATECA.GO

PRIMA PUNTATA: AULO RUBINO, documentarista e illuminato giramondo 

L’Associazione Palazzo del Cinema – Hiša filma comincia un breve ciclo di incontri dedicati alla presentazione dei più importanti fondi filmici e librari che sono stati raccolti, inventariati e in gran parte digitalizzati nel corso di circa 15 anni. In occasione della prima conferenza stampa presenteremo al pubblico il fondo di Aulo Rubino.

Aulo Rubino (1924-2005), per la maggior parte dei goriziani che lo conobbero, fu un noto commercialista nonché docente di matematica finanziaria negli istituti superiori.
Quanti, invece, cominceranno a conoscerlo solo ora attraverso l’immenso fondo che la figlia Flavia  ha generosamente donato all’Associazione, scopriranno la figura di un inarrestabile viaggiatore, un uomo che ha visitato ogni angolo del mondo, per il quale si può dire che – con ogni probabilità – i paesi che non ha percorso si contano sulle dita di una mano.
A partire dai primi anni Sessanta Rubino documenta sistematicamente i suoi viaggi con una cinepresa 8mm o Super8 e con la macchina fotografica.
Già nel 1959 intraprende un viaggio, non facile per la “Guerra fredda” in atto, nei paesi dell’Europa Orientale, restituendoci l’interessante volume Europa Orientale 1959. Impressioni di viaggio (Udine, Del Bianco, 1960).
Per nessuna ragione Aulo Rubino deve essere considerato un turista. Egli fu un osservatore attento, pronto a cogliere la vita quotidiana della gente comune dei tanti paesi visitati. In ogni viaggio i suoi luoghi d’elezione non sono i musei, ma le strade, i mercati, i locali pubblici, i luoghi di lavoro. Con uno sguardo da economista, valuta ad esempio il costo delle principali merci indispensabili alle famiglie, relazionandoli con il potere di acquisto dei salari.
Al ritorno dai viaggi, scrive relazioni per la Camera di Commercio e Industria di Gorizia e pubblica articoli per quotidiano “Il Piccolo”, scritti che si configurano come saggi di economia e di geopolitica.
I suoi film ebbero anche degli spettatori speciali: i pazienti dell’Ospedale Psichiatrico Provinciale di Gorizia. Come riporta la rivista dell’OPP “Il Picchio”, fra il 1964 e il 1965 – quando il direttore dell’Ospedale era Franco Basaglia – Rubino portò in visione i suoi documentari nella struttura di via Vittorio Veneto. Sulla rivista una paziente ringraziò così per le belle proiezioni: «Gentilissimo professor Rubino, seguo con molto interesse i Suoi documentari che mi piacciono tanto perché sono molto istruttivi e mi fanno vedere tante cose che non ho mai visto e che, forse, mai potrò vedere. […] Termino inviandoLe molti ringraziamenti per avermi dato la possibilità di girare il mondo con i Suoi documentari».

La consistenza del fondo:
- 519 film in formato 8mm e Super8
- 28904 diapositive
- alcune migliaia di cartoline
- vari materiali tecnici (cineprese, moviole, proiettori, ecc.)
- pubblicazioni

Durante la conferenza stampa saranno mostrati alcuni brevi film e delle fotografie del fondo Aulo Rubino. Sarà presente alla conferenza stampa Flavia Rubino, figlia del documentarista e fotografo.