Nel novembre del 2015 scompariva a Gorizia, all’età di 73 anni, Sandro Scandolara, noto critico cinematografico de Il Piccolo, nonché autore di numerosi saggi su monografie e riviste di cinema. La vedova di Scandolara, Roberta Turrin, ha deciso di donare all’Associazione Palazzo del Cinema – Hiša filma l’intera biblioteca e l’intero archivio di cinema del marito.

Si tratta di un fondo di grandissima importanza, costruito da migliaia di pubblicazioni e da centinaia e centinaia di unità archivistiche (locandine di film, manifesti e depliant di rassegne cinematografiche, programmi di sala, documenti sull’attività della Federazione Italiana Cineforum, ecc.). Nel fondo si ritrovano numerosi e rari volumi in lingua slovena, tedesca, francese e inglese.

>> Biografia di Sandro Scandolara
      Presentazione di Roberta Turrin, moglie di Sandro Scandolara


IL FONDO ARCHIVISTICO

Sandro Scandolara è stato l’indiscusso storico del cinema goriziano – anzi, delle due Gorizie, sarebbe più esatto dire – perché nel 2001 diede alle stampe il libro Nostro cine quotidiano. Le Gorizie al cinema (ed. Kinoatelje). Con amore, il critico cinematografico del quotidiano Il Piccolo ricostruì la storia del cinema nell’isontino, ma come emerge dalla documentazione presente nel fondo, egli fu un attivo protagonista e animatore della vita culturale locale, e non solo.

Nel fondo sono presenti:
• Documenti prodotti nell’ambito del Cineforum della Stella Matutina di Gorizia, del quale il giovane Scandolara fu uno dei principali animatori, avendo egli curato alcune delle rassegne proposte.
• Documentazione sul “Piccolo Cineforum” che si teneva presso il Cinema Modernissimo di Gorizia.
• Numeri del periodico 30sere, calendario della vita culturale goriziana, del quale Scandolara fu direttore responsabile (periodico pubblicato dall’associazione culturale “Piccolo Cineforum”).
• Documenti prodotti dalla Federazione Italiana Cineforum (FIC), Federazione cui aderiva il Cineforum della Stella Matutina.
• Manifesti di rassegne cinematografiche, ma anche di mostre d’arte e di spettacoli teatrali.
• Materiali sulle rassegne dedicate al cinema jugoslavo organizzate da Scandolara, insieme all’Associazione Kinoatelje. Sovente queste proiezioni erano le prime apparizioni sugli schermi italiani di film di valenti registi d’oltre confine.
• Una piccola collezione cineprese e proiettori risalenti al periodo del cinema muto.
• Una biblioteca di circa 2.300 libri e di centinaia di numeri di riviste di cinema.