Cortometraggi delle terze classi della Scuola secondaria di primo grado “G.I. Ascoli”, I.C. Gorizia


Stolpersteine. Pietre d’inciampo


Non solo piccole targhe di ottone, ma storie vive, le pietre d’inciampo.
Un progetto monumentale europeo dell’artista tedesco Gunter Demnig per tenere viva la memoria di tutti i deportati nei campi di concentramento e di sterminio nazisti, che non hanno fatto ritorno alle loro case. Le pietre vengono infatti incastonate nel selciato davanti all’ultima abitazione scelta dalle persone a cui sono dedicate.

Realizzato dalla classe 3A della Scuola secondaria di primo grado “G.I. Ascoli”, I.C. Gorizia 1.

La famiglia Luzzatto


Nel 1775 quella dei Luzzatto era l’unica famiglia israelita a possedere casa a Gorizia.
Durante la seconda guerra mondiale molti dei Luzzatto furono deportati; tra questi ricordiamo Rina Sara, Iginio, Anna Paola e Gino Luzzatto.

Realizzato dalla classe 3B della Scuola secondaria di primo grado “G.I. Ascoli”, I.C. Gorizia 1.

Il piccolo Bruno Farber racconta


Il più giovane deportato di origine goriziana Bruno Farber racconta la comunità ebraica: il glottologo Graziadio Isaia Ascoli, la sinagoga, il museo ebraico “Gerusalemme sull’Isonzo” e il giardino Bruno Farber.

Realizzato dalla classe 3C della Scuola secondaria di primo grado “G.I. Ascoli”, I.C. Gorizia 1.

Il filosofo Carlo Michelstaedter e il glottologo Graziadio Isaia Ascoli


La storia ebraica della città di Gorizia raccontata attraverso le vite di due personaggi: il filosofo Carlo Michelstaedter (1887-1910) e il glottologo Graziadio Isaia Ascoli (1829-1907).

Realizzato dalla classe 3D della Scuola secondaria di primo grado “G.I. Ascoli”, I.C. Gorizia 1.

Il cuore della Gorizia ebraica


La cultura ebraica della città di Gorizia è raccontata attraverso la sua sinagoga; dal 1998 sede del museo ebraico “Gerusalemme sull’Isonzo”, che illustra la storia del popolo d’Israele dai tempi biblici alla diaspora.

Realizzato dalla classe 3E della Scuola secondaria di primo grado “G.I. Ascoli”, I.C. Gorizia 1.

Carlo Michelstaedter


“Qui io vivo una vita che non si può vivere, ma nasce una grande opera.”
Carlo Michelstaedter (1887-1910) nasce a Gorizia da una famiglia di origini ebraiche. È stato pensatore, filosofo e poeta. Alla passione per la scrittura si affianca il disegno, in particolar modo la caricatura, che rappresenta il suo modo più originale di esprimersi, cercando e sperimentando un suo linguaggio.
Morirà suicida alla conclusione della sua tesi di laurea.

Realizzato dalla classe 3F della Scuola secondaria di primo grado “G.I. Ascoli”, I.C. Gorizia 1.